L'analisi dell'offerta formativa delle principali Università pubbliche, italiane, ha evidenziato, al momento, la mancanza di un Master con le stesse caratteristiche e finalità di quello qui proposto (ad esempio, orientamento didattico multi e interdisciplinare, tipologia di Stage attivati, Enti istituzionali coinvolti per le attività laboratoriali).
Non si evincono proposte di Alta Formazione simili a questa, anche a livello Regionale.
Dalla Letteratura Scientifica nazionale e internazionale (vedi Spagna, Francia, Inghilterra, Svizzera, USA) emerge un forte interesse, inerente le Medical Humanities, con la finalità di ribadire la necessità dello stretto legame tra sapere scientifico-medico e sapere umanistico nella formazione di base e in servizio dei professionisti sanitari.
Valorizzazione dell'apprendimento permanente di centrale importanza nell'attuale scenario sociale che richiede l'acquisizione costante di competenze e abilità per la crescita personale e professionale.
Formazione di una figura di professionista sanitario rispondente alle esigenze di salute della società civile di oggi, sempre più complessa, al quale, pertanto, si richiede la consapevolezza e la capacità di presa in carico delle problematiche sociali, psicologiche e pedagogico-educative dell’esperienza di malattia e di cura. Secondo la complementarità di una formazione attenta sia alle evidenze mediche della patologia (Evidence Based Medicine) sia alle dimensioni dell’illness (Narrative Based Medicine).
Dal punto di vista degli sbocchi occupazionali, è importante sottolineare come non venga creata una nuova figura professionale, già prevista infatti nei curricula accademici e nei luoghi di cura, ma la figura di un professionista riflessivo dotato di competenze e capacità coerenti per lo svolgimento di un lavoro di cura sempre più complesso dentro organizzazioni sanitarie, a loro volta, complesse.
Il Master si propone di potenziare una forma mentis e, pertanto, modalità relazionali e procedurali in grado di leggere e intervenire, in modo critico, nei diversi contesti di cura, sapendo utilizzare pratiche, strumenti e linguaggi narrativi e simbolici che sviluppano e potenziano modalità di pensiero e di azione dinamiche, flessibili e contestualizzate.
Il Professionista riflessivo, nonché facilitatore, capace di mettersi in relazione con il paziente e i suoi famigliari, di costruire reti con colleghi e contesti differenti tra loro, e consapevole della necessità di acquisire competenze trasversali per l'assunzione di un ruolo attivo, rappresenta pertanto una figura di operatore sanitario sempre più richiesta nelle organizzazioni di oggi.