Il corso intende fornire ai dirigenti scolastici e a insegnanti con funzioni di secondo livello competenze di coordinamento, progettazione pedagogico-didattica e di accompagnamento professionale.
Tali competenze concorrono alla promozione di capacità di leadership in grado di influire sulla qualità dell’offerta formativa, sul successo formativo in ottica inclusiva degli studenti e sulla gestione efficace di procedure, pratiche e relazioni a scuola.
Il dirigente scolastico e gli insegnanti con funzioni di secondo livello (docenti con funzione strumentale, coordinatori di plesso, responsabili di progetti, ecc) costituiscono professionalità che necessitano di una formazione continua in grado di sostenere il rinnovamento delle proprie competenze in continuità con i mutamenti dei processi in cui si trovano quotidianamente a operare. Il panorama attuale di corsi di alta formazioni rivolti a queste figure è ricco di proposte attivate da enti esterni al contesto universitario e focalizzate sulla promozione di capacità tecniche e strettamente procedurali.
Il cambiamento che ha investito in anni recenti il sistema scolastico e, dunque, le funzioni del dirigente scolastico e delle figure di sistema richiede, al contrario, un ripensamento del profilo professionale ad esse legato e nuovi percorsi di formazioni coerenti con i contesti lavorativi in cui queste figure svolgono il loro ruolo e le sfide professionali ed educative che sono chiamati ad affrontare.
Per queste ragioni il corso si prefigge di sostenere lo sviluppo di capacità in grado di progettare e accompagnare le trasformazioni del sistema scolastico.
Il corso si rivolge a insegnanti, professionisti dell'educazione ed esperti di formazione che intendono rafforzare la propria preparazione teorica e metodologica di base, non solo in vista di un dottorato, ma nell'ottica della partecipazione a bandi finanziati o dell'inserimento in enti e funzioni che richiedano competenze di ricerca, e nell’ottica di uno sviluppo professionale.
Obiettivi del corso:
La nascita prematura è un evento altamente critico per il sistema familiare: opportune modalità comunicative tra operatore e genitore rappresentano un fattore protettivo rispetto al benessere della famiglia e allo sviluppo del legame con il proprio figlio (entrambi riconosciuti fattori predittivi degli esiti in termini di salute del bambino).
Oltre al trauma della nascita pretermine e della mancanza di contatto con il proprio bambino, le difficoltà di comunicazione, a volte accompagnate da difformità nei contenuti della comunicazione stessa, con e tra operatori sanitari di diverse specialità e socio-sanitari, nonché tra gli operatori ospedalieri e quelli del territorio finiscono per acuire le criticità.
Il corso, partendo dalla condivisione delle difficoltà degli operatori sanitari nella comunicazione con i genitori e tra colleghi in ambiente ospedaliero e sul territorio, si concentra sull’elaborazione di efficaci strategie comunicative multidisciplinari nell’ambito della nascita pretermine. Specifica attenzione verrà, poi, dedicata alle attività di care e alla gestione del dolore dei bambini nati prematuri.
Il corso intende sopperire al bisogno formativo di operatori sanitari e socio-sanitari attraverso la valorizzazione delle loro competenze comunicative multidisciplinari nel dialogo con gli altri professionisti e con i genitori.
Il corso si prefigge di fornire ai professionisti che lavorano in ambito scolastico come educatori e come pedagogisti, nonché ai laureati in Scienze dell’Educazione e ai laureati Magistrali nelle classi di laurea pedagogiche, un contesto di alta formazione in cui da un lato divenire più consapevoli delle molteplici dimensioni che caratterizzano l’ambito scolastico nella sua complessità, dall’altro acquisire conoscenze e strumenti per poter operare in tale ambito, esercitando competenze professionali specifiche.
Nell’ambito del progetto POT “Verso. Sistemi di orientamento e tutorato per le professioni educative e formative”, l’Università degli Studi di Milano-Bicocca propone un percorso di formazione teorico-pratico per insegnanti della scuola secondaria di secondo grado (in particolare docenti referenti con funzione strumentale Orientamento e Inclusione).
Partendo dall’analisi pedagogica delle problematiche concernenti la transizione scuola-università-lavoro vissute da studenti e studentesse con disabilità, la formazione offrirà l’opportunità ai e alle partecipanti di progettare materiali utili e spendibili per le attività di orientamento, in seno alla comunità di pratica, e laboratori orientativi da sperimentare nel proprio contesto scolastico.
Nelle dieci ore in cui si articola la proposta formativa, ampio spazio verrà dedicato alla riflessione sugli strumenti della didattica orientante che, oltre a promuovere competenze disciplinari, è capace di prestare attenzione alle competenze trasversali di alunni e alunne, promuovere la loro autodeterminazione e consentire, quindi, il miglioramento della qualità della vita nel presente e nel futuro. Alla conclusione del percorso verrà rilasciato un attestato partecipazione.
***Si comunica che è prevista l'apertura della seconda finestra di iscrizioni dal 14/10/2024 alle ore 14.00 al 16/10/2024 alle ore 23:55 per posticipo data di avvio del corso al 29/10/2024***
Sono sotto l'occhio di tutti le crescenti difficoltà in matematica degli studenti della scuola secondaria in particolare e del cittadino in generale. Questa lacuna mina le basi per l'esercizio della cittadinanza attiva auspicata dalle Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'Unione Europea. Già all'inizio del '900 i più grandi matematici dell'epoca imputavano tali difficoltà a una visione penalizzante della disciplina, vista solo come una trasmissione unidirezionale di tecniche e risultati. Le gare delle Olimpiadi di Matematica sono un eccellente strumento per portare gli studenti a una visione più corretta della disciplina e promuovere un atteggiamento positivo verso la materia, ma richiedono sforzi organizzativi e didattici a cui non sempre i docenti sono stati preparati dal loro percorso formativo.
Il corso si propone di fornire gli strumenti metodologici e didattici per organizzare lezioni e corsi di preparazione alle Olimpiadi della Matematica per gli studenti della scuola secondaria superiore; verranno evidenziate le differenze con l’insegnamento del programma curricolare e si proverà inoltre a stimolare ragionamento critico e capacità di rielaborazione nell’utilizzo del (poco) materiale didattico disponibile.
Il corso si articolerà in 4 incontri da 2 ore ciascuno, con i seguenti contenuti:
Il pavimento pelvico è l'insieme di muscoli, legamenti, fasce e sfinteri che ha funzioni fondamentali nella vita di una donna. Le sue disfunzioni (PFDs), tra cui incontinenza urinaria e anale, prolasso degli organi pelvici e disturbi sessuali, interessano un quinto delle donne in età adulta. Questi disturbi implicano seri disagi fisici e psicologici, con un grande impatto sulla qualità della vita; per questo motivo, negli ultimi anni, un numero sempre più crescente di donne ha segnalato la necessità di un trattamento mirato.
Le tecniche strumentali di riabilitazione pelvi-perienale si sono dimostrate efficaci come terapia di supporto al training muscolare nel trattamento di alcune delle principali disfunzioni pelvi-perienali.
Lo scopo del corso è conoscere le principali tecniche mediche e chirurgiche e apprendere l'utilizzo delle tecniche riabilitative di supporto.
OBIETTIVI FORMATIVI: (tecnico-professionali, di processo, di sistema)
Al termine del corso di formazione le/i partecipanti conosceranno le principali disfunzioni del pavimento pelvico e saranno in grado di diagnosticarle attraverso l'esame pelvico. Verranno inoltre apprese tecniche riabilitative di base con esercitazioni pratiche su modella dedicata.
OBIETTIVI SPECIFICI:
Al termine del corso le/i partecipanti saranno in grado di:
METODOLOGIA DIDATTICA:
Il corso prevede lezioni teorico frontali alternate e esercizi di pratica clinica. Inoltre, sarà prevista la presenza di una modella dedicata, per la valutazione del pavimento pelvico e l'esecuzione di esercizi riabilitativi.
L'uso dell'ossigenazione extracorporea a membrana (ECMO) nei pazienti con insufficienza respiratoria è aumentato notevolmente negli ultimi anni come risultato dei miglioramenti tecnologici e dell'ottimizzazione della cura dei pazienti.
Lo sviluppo tecnologico ha portato alla realizzazione di sistemi di assistenza extracorporea più semplici e compatti, realizzati con superfici con una maggiore biocompatibilità. Oltre a questo, la concentrazione dei potenziali beneficiari del trattamento nei centri di riferimento (centri ECMO) e l’assistenza multidisciplinare da parte di un team altamente formato sulla assistenza del paziente con supporto ECMO hanno contribuito al miglioramento della sopravvivenza dei pazienti trattati.
Tuttavia, il supporto Veno-venoso ECMO per i pazienti con insufficienza respiratoria acuta, rimane una procedura complessa, associata a complicazioni che possono essere frequenti e pericolose per la vita.
L’avvio di un programma ECMO richiede la conoscenza dei criteri di indicazione e delle controindicazioni, l’organizzazione delle cure assistenziali quotidiane e della gestione clinica personalizzata in base al supporto ECMO, prevenzione e identificazione precoce di potenziali complicanza, la gestione dello svezzamento dal supporto ECMO ed il follow-up dei pazienti post ricovero intensivo.
La formazione teorico-pratica su questi punti specifici, seguendo le raccomandazioni internazionali dell’Extracorporeal Life Support Organization (ELSO), ha un impatto diretto sull'evoluzione dei pazienti con supporto ECMO.
Il corso alternerà lezioni teoriche, casi clinici interattivi, simulazioni on line e scenari teorico pratici inerenti le procedure di incannulamento, la connessione e l’avvio del supporto ECMO, la gestione delle principali complicanze legate al circuito, l’implementazione della postura prona e le procedure per il trasporto del paziente.
Il pavimento pelvico è l’insieme di muscoli, legamenti, fasce e sfinteri che ha funzioni fondamentali nella vita di una donna. Le sue disfunzioni (PFDs), tra cui incontinenza urinaria e anale, prolasso degli organi pelvici e disturbi sessuali (4), interessano un quinto delle donne in età adulta. Questi disturbi implicano seri disagi fisici e psicologici, con un grande impatto sulla qualità della vita; per questo motivo, negli ultimi anni, un numero sempre più crescente di donne ha segnalato la necessità di un trattamento mirato (1). I protocolli di training muscolare raccomandati (3,4) si sono dimostrati efficaci nella prevenzione e nel trattamento delle principali disfunzioni pelvi-perineali (2). Lo scopo del corso è promuovere l'educazione di genere, la prevenzione e la riabilitazione delle disfunzioni del pavimento pelvico nelle diverse fasi della vita della donna, con un focus su gravidanza, travaglio e post partum.
OBIETTIVI FORMATIVI: (tecnico-professionali, di processo, di sistema) Al termine del corso di formazione le/i partecipanti conosceranno le principali disfunzioni del pavimento pelvico e saranno in grado di diagnosticarle attraverso dell’esame pelvico. Verranno inoltre apprese le tecniche riabilitative di base con esercitazioni pratiche su modella dedicata.
OBIETTIVI SPECIFICI: al termine del corso le/i partecipanti saranno in grado di:
● condurre programmi educativi finalizzati alla prevenzione e al trattamento delle principali disfunzioni del pavimento pelvico (PFD)
● diagnosticare le principali disfunzioni del pavimento pelvico (PFD)
● conoscere gli esercizi finalizzati alla prevenzione delle PFD
● pianificare un adeguato programma riabilitativo in relazione alle disfunzioni diagnosticate
METODOLOGIA DIDATTICA: Il corso prevederà lezioni teorico frontali alternate a esercizi di pratica clinica. Inoltre sarà prevista la presenza di una modella dedicata, per la valutazione del pavimento pelvico e l’esecuzione di esercizi riabilitativi.
1. Braga A, Serati M. New Advances in Female Pelvic Floor Dysfunction Management. Medicina (Kaunas). 2023 May 24;59(6):1010.
2. Woodley, S.J.; Boyle, R.; Cody, J.D.; Mørkved, S.; Hay-Smith, E.J.C. Pelvic floor muscle training for prevention and treatment of urinary and faecal incontinence in antenatal and postnatal women. Cochrane Database Syst. Rev. 2017, 12, CD007471.
3. Hall B, Woodward S. Pelvic floor muscle training for urinary incontinence postpartum. Br J Nurs. 2015 Jun 11-24;24(11):576-9.
4. Raccomandazioni AIO per le ostetriche. Prevenzione, cura, trattamento delle disfunzioni del pavimento pelvico nella donna. Arduini L., March A., Del Bo E,, Cristiani A.N. 2019, AIO, GOIPP.
Il Corso è stato pensato per colmare quel deficit di conoscenze in materia di esecuzione delle pene e delle misure di sicurezza, che viene da più parti riscontrato tra gli operatori del diritto: gli insegnamenti tradizionali forniti agli studenti dei corsi di laurea in Giurisprudenza non contemplano infatti l'approfondimento delle questioni legate alla fase dell'esecuzione penale e l'insegnamento di diritto penitenziario - che quelle questioni in parte affronta - non è ovunque previsto nei piani di studio e laddove contemplato è di solito una materia opzionale.
Coerentemente con questa impostazione degli studi universitari, il diritto dell'esecuzione penale e il diritto penitenziario non sono considerati tra le materie a scelta della prova orale dell'esame che deve affrontare chi
intenda svolgere la professione di avvocato né, d'altra parte, sono oggetto di studio ai fini del concorso per magistrato ordinario. E se è pur vero che una volta divenuta definitiva la sentenza il codannato o l'internato tende a interrompere ogni contatto con l'avvocato, il cui contributo è sulla carta non più necessario per promuovere gran parte delle istanze relative alla fase dell'esecuzione, il ruolo dell'avvocato continua invece ad essere indispensabile per l'effettiva tutela dei diritti di questi soggetti.
E tanto più indispensabile alla luce dell'intervento sempre più ampio e incisivo della Corte Europea dei Diritti Umani, da cui spesso deriva la necessità di intraprendere iniziative giudiziarie proprio nella fase esecutiva. L'acquisizione di una specializzazione nell'ambito dell'esecuzione penale è quindi in grado di ampliare le prospettive lavorative di chi intende intraprendere o ha già intrapreso la professione di avvocato, ma anche di aprire nuovi sbocchi per chi intenda lavorare nel sociale o progredire nella carriera già intrapresa all'interno della Polizia penitenziaria.
Il Corso, giunto oramai alla sua settima edizione, intende offrire una conoscenza approfondita, teorica e pratica, dei diversi aspetti dell'esecuzione delle pene e delle misure di sicurezza (soprattutto detentive), attraverso il dialogo e il confronto con le figure professionali che a vario titolo intervengono in questo ambito.
L'obiettivo è quello di dare un supporto teorico ma anche un aiuto pratico agli avvocati che si trovino ad affrontare questioni legate all'esecuzione penale, così come agli operatori che prestano la propria attività all'interno degli istituti di pena (educatori e appartenenti al Corpo della Polizia penitenziaria) o all'esterno, in strutture comunque destinate ad accogliere persone in corso di esecuzione di una pena (assistenti sociali, volontari etc.).
Per raggiungere i suoi obiettivi il corso vede il coinvolgimento come docenti di esperti dei diversi profili trattati: non solo professori, magistrati e avvocati ma anche operatori penitenziari e professionisti nell'ambito dei diversi servizi attivati, per le persone condannate, durante l'esecuzione della pena.
A questo riguardo si segnala che il Corso prevede anche la visita ad alcuni istituti penitenziari per lo più milanesi.